Renzi: l’Italia è ripartita, il Mezzogiorno no

L’Italia sarebbe ripartita ed il Mezzogiorno sarebbe rimasto fermo, questo è il pensiero del nostro Presidente del Consiglio intervenuto alla direzione del PD. Secondo Renzi, ancora, se il Sud è in difficoltà è inutile attribuirne la responsabilità a chi lo ha abbandonato, ciò sarebbe retorico ed autoassolutorio per alcuni dirigenti locali e concorrerebbe alla stessa crisi del mezzogiorno.
A parte la contraddizione in termini – Italia si Mezzogiorno no – in cui è incorso il nostro Primo Ministro, è evidente che lo stesso non sa più che pesci prendere, è stanco e non ha più argomenti da trattare, almeno quelli che, sino ad ora, non sono stati risolutori di un bel niente.
L’Italia, in realtà, secondo i dati ISTAT, ancora non si è affatto ripresa e le parole di Renzi non fanno altro che rievocare quelle di berlusconiana memoria secondo cui, nel momento della più profonda crisi, l’Italia ne sarebbe già stata fuori, sol perchè “i ristoratori avrebbero fatto affari d’oro”.

Il buon Renzi, quindi, rimanda l’uscita del “masterplan” per il Sud ad un successivo momento, non rendendosi conto che questi sono interventi urgenti che non ammettono rinvii. La politica del Presidente del Consiglio, infatti (ndr – come gli è stato spesso rimproverato allorquando ricopriva la carica di sindaco di Firenze), è stata sempre improntata a lasciare indietro le questioni urgenti – in primis la riforma fiscale -, le uniche capaci a far ripartire, questa volta, “l’Intera Nazione”.

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