Il rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale, colloca Messina in fondo alla classifica dei capoluoghi di provincia

Inquinamento atmosferico a livelli d’emergenza e tasso di motorizzazione in crescita, gestione dei rifiuti altalenante e trasporto pubblico in crisi. Questo il quadro che emerge dalla ventunesima edizione di Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani.
Le prime cinque città in classifica sono Verbania, Belluno, Bolzano, Trento e Pordenone, ma per capire la brutta aria che tira nei nostri centri urbani basta sbirciare le prestazioni dei comuni che dovrebbero essere al top. Trento, per intenderci, ha valori eccessivi di biossido di azoto, Verbania e Belluno perdono un terzo dell’acqua immessa in rete, Pordenone depura poco più della metà dei suoi scarichi fognari.
Non è difficile, allora, immaginare qual è la situazione in fondo alla classifica, dove si colloca, in posizione n. 101 su 104, manco a farlo apposta, Messina. D’altronde, non ci si poteva aspettare di più da una amministrazione che, sulla falsariga di quelle precedenti, non fa niente per migliorare la mobilità, la gestione dei rifiuti e delle acque e, in generale, la qualità del proprio territorio.
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