Un parcheggio abusivo nella riserva naturale di Capo Peloro

 

Un parcheggio abusivo nella riserva naturale di Capo Peloro. Ecco cosa resta dei cantieri “Sea Flight” di Torre Faro, dopo la tanto sbandierata, ma non altrettanto acclamata, demolizione. Uno spazio spianato ed aperto a tutti, sprovvisto di barriere che impediscono l’accesso ai veicoli che, al sorgere del sole, spuntano come i funghi. L’area,  è stata abbandonata per anni, nonostante le diverse richieste di regolare concessione, mai istruite per un presunto contenzioso tra il Demanio ed un privato. In queste prime giornate di novembre ritorna ad essere un parcheggio pubblico, gratuito, ma soprattutto abusivo.

Una minaccia per l’area protetta

Da quella che, secondo il National Geographic, è la spiaggia più bella d’Italia, grazie ai suoi panorami mozzafiato, basta volgere lo sguardo alle proprie spalle, in direzione dell’area Sea Flight, per notare un parcheggio abusivo, non in sintonia con le bellezza paesaggistiche della riserva naturale di Capo Peloro. Purtroppo, questo rischia di essere, in prospettiva futura, l’utilizzo che si vorrà fare dell’area, soprattutto nella stagione estiva.

Una alternativa per valorizzare il territorio

Con la demolizione dei “Cantieri Sea Flight”, costata circa 194.000 euro, è stata sprecata l’opportunità di una riconversione ecosostenibile delle strutture ancora esistenti, che andava colta già anni fa e che avrebbe dovuto puntare alla valorizzazione del territorio, magari coinvolgendo la comunità e le associazioni del luogo ed evitando che tale patrimonio cadesse nell’oblio, come accaduto per la Torre degli Inglesi e l’ex Tiro al Volo, chiusi per la maggior parte del periodo dell’anno, ad eccezione di qualche  manifestazione estiva. La riconversione delle strutture esistenti prima della definitiva demolizione, avrebbe potuto emulare quello che è stato fatto per le Ciminiere di Catania. L’ex raffineria di zolfo è diventata un complesso polifunzionale in grado di ospitare Musei e mostre permanenti, concerti, rappresentazioni teatrali e cinematografiche. E’ inoltre la sede di uno degli eventi fieristici più attesi in italia, l’Etna Comics, festival internazionale che ha registrato questo giugno 100.000 presenze.

Sosta selvaggia e caos a Torre Faro

L’opportunità della riconversione è, oramai, sfuggita e l’area Sea Flight sembra essere destinata a divenire area di sosta e parcheggio. Soprattutto nei periodi estivi, causerà enormi problemi di viabilità, con conseguente rallentamento ed intasamento del traffico stradale, oltre che nella via Fortino, nella via principale (via Torre-Lanterna) ed, in generale, in tutte le strade del borgo. Questo sovraffollamento veicolare, non solo nuoce alla bellezza del paesaggio, ma determina un incremento delle emissioni di polveri sottili nocive per l’uomo e per l’ambiente. Tutto ciò in un periodo storico, quello della transizione ecologica, in cui si spendono tante belle parole per la tutela e la salvaguardia della natura.

Di certo, le bellezze naturali del luogo meriterebbero ben altro, dal momento che il mare, le spiagge, i laghi (di Torre Faro e Ganzirri) e l’intera area in cui si trovano, costituiscono la Riserva Naturale Orientata della Laguna di Capo Peloro, un’area naturale “protetta” che andrebbe realmente salvaguardata.

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