Torre Faro, terra di nessuno e le stelle stanno a guardare
Ancora, si può dire, siamo all’inizio della stagione estiva e l’andazzo con cui la stessa proseguirà e si concluderà è già chiaro ed evidente, niente di più vero quando si dice che “il buon giorno si vede dal mattino”. La già scarsa presenza invernale della forza pubblica, in particolare modo di coloro che dovrebbero regolare il traffico, diventa inesistente già in questo periodo, dove le liti per accaparrarsi un posteggio o per arrogarsi il diritto di passare contromano in strade dove vige il senso unico sono all’ordine del giorno o meglio all’ordine dell’ora. Con ciò non si vuole rimproverare affatto il lavoro svolto dagli agenti del locale distaccamento dei VV. UU. che, visto le poche unità che lo compongono e la vasta area su cui devono vigilare, fanno quello che possono.
Il già precario e criticato sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani è diventato inefficiente per il sovraccarico causato dai ristoranti della zona, in questo periodo molto più frequentati, e soprattutto dai fatidici lidini che fanno convergere in quei pochi cassonetti esistenti di tutto e di più, alla faccia della tanto sbandierata e pubblicizzata raccolta differenziata. Proprio stamane si è assistiti ad una scena che ben fotografa l’inciviltà ed il degrado che questi pseudo stabilimenti balneari contribuiscono a portare nel nostro paese: ignari operai di Messina Ambiente si accingevano a svuotare i cassonetti posizionati all’ingresso dell’ex area Seaflight, allorquando, nel recuperare grossi sacchi neri posti a fianco dei suddetti contenitori, a causa del loro peso si aprivano facendo cadere per terra e rompere centinaia di bottiglie di vetro, presumibilmente, ma non tanto, il frutto della proficua giornata – per i lidini – del venerdì.
Queste problematiche sono facilmente risolvibili responsabilizzando sia gli utenti dell’area che gli esercenti delle suddette attività, ma le “stelle” stanno a guardare.