Torre Faro e la teoria di machiavelliana memoria
Una breve premessa è d’obbligo a questo post, considerato che in questo blog tutto quello che viene pubblicato non viene appositamente denunciato per mettere in cattiva luce chi dovrebbe occuparsi della risoluzione delle problematiche che affliggono la nostra comunità, ma rappresenta il risultato di situazioni casulamente rilevate e mai ricercate.
Proprio qualche giorno fà si criticò l’amministrazione per la mancata rimozione dei grossi rami di tamerice dalla piazzetta di via Torre (ndr – poi rimossi), oggi, invece, non può farsi a meno di criticare la stessa per non avere ancora tamponato la copiosa perdita d’acqua proveniente dal pozzetto dell’enel posto all’incrocio tra la via Fortino e la via Biasini. Non può non evidenziarsi,oltre lo spreco d’acqua – protrattosi da circa 7 giorni -, la pericolosità della situazione che si è venuta a creare, considerato che all’interno del citato pozzetto, probabilmente, passa l’alta tensione, ma come sostenne qualcuno in passato “la storia si ripete” e Torre Faro non sfugge alla teoria formulata dall’illustre politico fiorentino. Ma che monotonia.