Riprendiamoci Torre Faro – Consigli utili per un voto utile
Una breve premessa è d’obbligo a questo post, al fine di fugare ogni dubbio sull’indipendenza politica di questo blog. Torre Faro Blog, si ribadisce, ha a cuore solo ed esclusivamente le sorti di Torre Faro e della comunità che vi risiede ed attraverso i suoi post persegue lo scopo di denunciare le molteplici problematiche che lo affliggono, nonché contribuire attivamente alla soluzione delle stesse.
Con questo post, infatti, la redazione di Torre Faro Blog, ben lungi dal dare specifiche indicazioni di voto per le prossime elezioni amministrative del 9/10 giugno, intende suggerire ai residenti il ragionamento che ognuno di essi dovrebbe fare prima di esprimere la propria preferenza per l’uno o l’altro dei candidati.
Torre Faro, da sempre, politicamente parlando, è considerata terra di nessuno e da saccheggiare ad ogni costo, soprattutto nei momenti come questo dove le promesse diventano merce di scambio e dove il clientelismo spadroneggia a discapito del bene collettivo e dell’interesse stesso della società civile.
Torre Faro è il paese della frammentazione del voto, dove tutti i candidati – più o meno sponsorizzati dagli “esterofili” di turno – riescono a raccattare voti che, certamente, contribuiranno ad arricchire il loro personale bottino, ma che, inevitabilmente, andrà spartito laddove la raccolta sarà stata più grassa.
Per cambiare questo stato di cose, almeno a livello locale, bisogna alzare le barricate e non permettere ad altri candidati (non residenti) di compiere razzie sul nostro territorio, bisogna, insomma, votare solamente i candidati residenti a Torre Faro, di qualunque partito essi siano. Costoro solamente, in ogni caso meglio di altri, potranno individuare le problematiche che tormentano il nostro territorio ed essere in grado di rappresentare nelle sedi istituzionali le istanze della nostra collettività. Costoro solamente potranno diventare i nostri diretti interlocutori, a cui ci si potrà rivolgere per ogni evenienza. Costoro solamente, infine, ci potranno dare la possibilità di bussare alla loro porta per chiedere il rendiconto, senza alcuna possibilità di sfuggire ad alcuna critica.
Insomma, solo con loro potremo avere la possibilità, ove ve ne fosse alcuna, di riprenderci in mano Torre Faro.
La redazione di Torre Faro Blog si rende conto che questo ragionamento a qualcuno potrà sembrare un inno all’indipendentismo e/o secessionismo di stampa leghista, ma in realtà non è altro che l’applicazione pura e semplice del principio della rappresentatività elettorale territoriale, per cui un consiglio comunale e/o di quartiere, per essere realmente rappresentativo deve essere necessariamente composto da consiglieri eletti – perché residenti – in quel quartiere e/o in quel villaggio. Ognuno di essi, certamente, profondo conoscitore del suo territorio, sarebbe in grado di rappresentare, meglio di ogni altro, gli interessi della collettività in cui vive.
Tale ragionamento, ovviamente, andrebbe esteso anche agli altri quartieri e villaggi del Comune di Messina.
In questo senso, una riforma della legge elettorale, a livello locale, potrebbe prevedere l’obbligo della rappresentatività territoriale nei consigli comunali e di quartiere, attraverso la formazione di mini circoscrizioni – verosimilmente estese ai confini dei villaggi – all’interno delle quali eleggere ognuno i propri rappresentanti, in numero proporzionale alla popolazione residente.
A buon intenditore poche parole.
Torre Faro è il paese della frammentazione del voto, dove tutti i candidati – più o meno sponsorizzati dagli “esterofili” di turno – riescono a raccattare voti che, certamente, contribuiranno ad arricchire il loro personale bottino, ma che, inevitabilmente, andrà spartito laddove la raccolta sarà stata più grassa.
Per cambiare questo stato di cose, almeno a livello locale, bisogna alzare le barricate e non permettere ad altri candidati (non residenti) di compiere razzie sul nostro territorio, bisogna, insomma, votare solamente i candidati residenti a Torre Faro, di qualunque partito essi siano. Costoro solamente, in ogni caso meglio di altri, potranno individuare le problematiche che tormentano il nostro territorio ed essere in grado di rappresentare nelle sedi istituzionali le istanze della nostra collettività. Costoro solamente potranno diventare i nostri diretti interlocutori, a cui ci si potrà rivolgere per ogni evenienza. Costoro solamente, infine, ci potranno dare la possibilità di bussare alla loro porta per chiedere il rendiconto, senza alcuna possibilità di sfuggire ad alcuna critica.
Insomma, solo con loro potremo avere la possibilità, ove ve ne fosse alcuna, di riprenderci in mano Torre Faro.
La redazione di Torre Faro Blog si rende conto che questo ragionamento a qualcuno potrà sembrare un inno all’indipendentismo e/o secessionismo di stampa leghista, ma in realtà non è altro che l’applicazione pura e semplice del principio della rappresentatività elettorale territoriale, per cui un consiglio comunale e/o di quartiere, per essere realmente rappresentativo deve essere necessariamente composto da consiglieri eletti – perché residenti – in quel quartiere e/o in quel villaggio. Ognuno di essi, certamente, profondo conoscitore del suo territorio, sarebbe in grado di rappresentare, meglio di ogni altro, gli interessi della collettività in cui vive.
Tale ragionamento, ovviamente, andrebbe esteso anche agli altri quartieri e villaggi del Comune di Messina.
In questo senso, una riforma della legge elettorale, a livello locale, potrebbe prevedere l’obbligo della rappresentatività territoriale nei consigli comunali e di quartiere, attraverso la formazione di mini circoscrizioni – verosimilmente estese ai confini dei villaggi – all’interno delle quali eleggere ognuno i propri rappresentanti, in numero proporzionale alla popolazione residente.
A buon intenditore poche parole.