Raffaele Sollecito ed Amanda Knox assolti in cassazione
Raffaele Sollecito ed Amanda Knox dopo otto anni di processo sono stati assolti dall’accusa di aver ucciso la notte del 1 novembre del 2007 la studentessa inglese Meredith Kercher. Per l’omicidio fu condannato in via definitiva con rito abbreviato il cittadino ivoriano Rudy Guede e, in primo grado, in concorso nell’omicidio, la statunitense Amanda Knox e l’italiano Raffaele Sollecito.
I presunti coautori del delitto furono successivamente assolti in appello per non avere commesso il fatto (relativamente all’omicidio), mentre Amanda Knox fu condannata a tre anni di carcere per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba (accusato da lei dell’omicidio e risultato estraneo ai fatti).
La Corte di Cassazione, poi, accogliendo il ricorso della Procura Generale di Perugia, il 26 marzo 2013 annullò la sentenza assolutoria d’appello e rinviò gli atti alla Corte d’Assise d’Appello di Firenze. Per il procuratore generale di Perugia Giovanni Galati, la sentenza di assoluzione era “da cassare” poiché minata da “tantissime omissioni”, “errori” e, quindi, dalla “inconsistenza delle motivazioni”.
Il 30 gennaio 2014 la Corte d’Assise d’Appello di Firenze ha confermato la colpevolezza degli imputati condannando Amanda Knox a 28 anni e 6 mesi di reclusione e Raffaele Sollecito a 25 anni di reclusione e applicando a quest’ultimo la misura cautelare del divieto di espatrio con ritiro del passaporto.
Questa sera la Suprema Corte di Cassazione ha definitivamente messo fine all’annosa vicenda, annullando le condanne a Raffaele Sollecito e Amanda Knox per non aver commesso il fatto. A questo punto diviene probabile una revisione del processo nei confronti di Rudy Guede che, in data 16/12/2010, fù condannato per concorso in omicidio e violenza sessuale, con sentenza della Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione.