“Migranti” … sui gommoni, poi, non è che si stia tanto male!!!
Il prossimo 14 settembre i Ministri degli Interni dell’Unione Europea si incontreranno a Bruxelles, in Belgio, per fare il punto sulla crisi legata al forte afflusso di migranti provenienti per lo più dalla Siria e da altri paesi mediorientali. Solo a luglio sono arrivate in Europa 107.000 persone, che, nella maggior parte dei casi, sono sbarcate in Grecia e in Italia con l’obiettivo di spostarsi rapidamente per raggiungere i paesi del nord, dove confidano di trovare maggiori opportunità di lavoro e migliori condizioni di vita.
Secondo le leggi europee, formalmente, i migranti dovrebbero registrarsi e fare richiesta d’asilo nel primo paese in cui arrivano, ma le autorità di molti paesi per i quali transitano, fra i quali l’Italia, spiegano di non avere risorse a sufficienza per accogliere e monitorare tutte le richieste, con la conseguenza che la maggior parte dei migranti riesce a superare i vari confini e a fare richiesta solo nel paese in cui vuole rimanere.
Il vertice a Bruxelles di metà settembre servirà, almeno sulla carta, ad aumentare la cooperazione tra gli stati dell’UE, ma il fatto che non sia stata fissata anzitempo, rispetto alla suddetta data, visto la gravità del problema, denota ancora la volontà ben precisa dei paesi partecipanti di continuare a non volere fare sul serio.