Illusione politica, madre della solita confusione
La situazione politica delineatasi subito dopo le elezioni sembra essere più incerta che mai e, sicuramente, molto più complicata di quella precedente. Le elezioni, in realtà, non le ha vinte nessuno, ma le ha perse, certamente, l’Italia che sarà costretta ad affrontare un periodo di ingovernabilità come mai se ne erano visti. In tempi non sospetti questa redazione pubblicò un post dal titolo speculare che predisse ciò che oggi in pratica si è verificato.
L’unica consolazione, se così si può dire, è la consapevolezza, da parte di tutti della gravità della situazione politica che, inevitabilmente, si ripercuoterà sulla già grave situazione economica del nostro paese.
Nonostante ciò, Bersani, vincitore sulla carta di queste elezioni ed a cui probabilmente verrà affidato il compito di formare il prossimo governo, si ostina a non prendere in considerazione l’aiuto che gli viene offerto dal suo acerrimo nemico Berlusconi il quale, reclamando la vittoria morale delle elezioni, si appella al senso di responsabilità che l’opposta forza politica dovrebbe mostrare in tale difficile situazione.
Nonostante ciò, Bersani, vincitore sulla carta di queste elezioni ed a cui probabilmente verrà affidato il compito di formare il prossimo governo, si ostina a non prendere in considerazione l’aiuto che gli viene offerto dal suo acerrimo nemico Berlusconi il quale, reclamando la vittoria morale delle elezioni, si appella al senso di responsabilità che l’opposta forza politica dovrebbe mostrare in tale difficile situazione.
Parole sante e giuste quelle del “leader” Bersani quando chiede a Grillo di dire ciò che vuol fare, altrettanto non possono ritenersi quelle di quest’ultimo che, vincitore reale di queste elezioni, continua a declinare in malo modo gli inviti rivoltigli, insistendo nel suo atteggiamento, oramai, divenuto incomprensibile, visto che il popolo del web è di tutt’altro avviso. Allora, cosa vuol fare Grillo? Vuole andare nuovamente alle urne pensando di ottenere la maggioranza utile per governare o vorrebbe continuare a praticare quella antipolitica che tutti gli rinfacciano? Nell’uno e nell’altro caso il Movimento 5 stelle perderebbe il suo vacillante elettorato, considerato che, con questo sistema elettorale, una maggioranza di tali proporzioni sarebbe anche per Grillo irraggiungibile, mentre insistere nel suo atteggiamento populista significherebbe perdere il consenso di tutti coloro che si aspettano che dalle parole si passi ai fatti. Questi ultimi, fra gli elettori del Movimento 5 Stelle, sembra non siano affatto pochi.
A buon intenditore poche parole.
A buon intenditore poche parole.