Il Pilone di Torre Faro tra storia, leggenda e – speriamo di no – tragedia
Il Pilone di Torre Faro, alto 232 metri, fu costruito tra il 1948 e il 1955, ad opera della S.G.E.S. (Società Generale Elettrica della Sicilia), per collegare l’isola al continente con un elettrodotto aereo la cui campata era lunga 3.650 metri. L’inaugurazione avvenne il 15 maggio 1956, in occasione del decennale della nascita della Regione Siciliana, e l’opera con due piloni autoportanti rappresentò, con l’elettrodotto aereo di 3650 metri, la più grande campata elettrica del mondo, a tal punto da meritare il premio ANIAI 1957, quale migliore realizzazione dell’ingegneria elettrotecnica italiana. Fu dismesso nell’agosto del 1993, quando venne completata l’opera di demolizione dei conduttori che attraversavano lo Stretto di Messina, poichè già dal 1985 era entrato in esercizio il nuovo collegamento elettrico sottomarino. Successivamente, in base a un accordo intercorso tra Terna, Comune e Ufficio del Territorio di Messina, di concerto con la Capitaneria di Porto di Messina, il Pilone di Torre Faro fu trasferito all’Amministrazione Comunale, affinché la struttura potesse essere inserita nel progetto di riqualificazione dell’area di Capo Peloro.