Faroti, non vi fate ingannare è tutta una bufala
Tutto ad un tratto Torre Faro è al centro dell’attenzione, gli amministratori in carica si fanno promotori dei più disparati progetti: c’è chi vuole costruire bar, ristoranti e negozi sul pilone, chi vuole abbellire il paese liberandolo dai massetti di cemento seminterrati nei pressi della zona costiera e costruirvi panoramiche piazzette per ammirare le bellezze dello stretto, chi vuol fare parcheggi megagalattici per accogliere i visitatori del borgo marinaro lasciando ai soli residenti la possibilità di transitare con i propri mezzi all’interno del centro abitato, chi vuol recuperare architettonicamente l’Istituto Marino di Mortelle e renderlo funzionale (non si sà però a che cosa), chi vuol potenziare il trasporto pubblico locale ad emissione zero nella riserva naturale orientata di Capo Peloro e chi più ne ha più ne metta. Come fù detto qualche mese fà su questo blog, si capisce, perfettamente, che stanno arrivando le elezioni e non potrebbe essere altrimenti, considerato che i nostri amministratori, dall’inizio della presente legislatura, hanno avuto parecchio tempo per attuare (o, quantomeno, per incominciare a progettare) i suddetti bei propositi, ma, evidentemente, hanno pensato bene di fare i propri affari. Ora non è che si vuole sostenere che la politica non deve servire gli interessi privati (sarebbe bello, ma allo stesso tempo un’utopia), ma anteporre questi all’interesse della collettività è ancora peggio.
Questo post ha lo scopo di mettere in guardia la gente del villaggio da certi personaggi che già da qualche mese vanno in giro a raccattare voti, millantando crediti passati, presenti e futuri che, in realtà, non hanno mai conseguito, nè mai conseguiranno se è vero come è vero (per citare il buon Machiavelli) che la storia si ripete.