Da domani nuove misure anticovid. Sicilia zona arancione

Gialla, arancione e rossa. Sono queste le tre aree in cui è stata divisa l’Italia, ciascuna con proprie misure restrittive. Misure che entreranno in vigore da domani, venerdì 6 novembre, “per consentire a tutti di avere il tempo congruo per disporre le proprie attività”, sono state le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mentre illustrava il nuovo Dpcm.

Nell’area gialla rientrano Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Molise, Sardegna, Liguria, Marche, Toscana, Umbria, Veneto, province di Trento e di Bolzano”. Puglia e Sicilia rientrano nell’area arancione. Le regioni dell’area rossa, “ad alta criticità, sono Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta”, ha sottolineato il premier.

Nella zona arancione, quella di nostro interesse, sarà vietato circolare tra le 22 e le 5 del mattino. Negozi chiusi nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, alimentari, tabacchi ed edicole. Chiusi mostre e musei. E’ prevista la didattica a distanza per le scuole superiori di secondo grado, le lezioni in presenza rimangono per scuole dell’infanzia, elementari e medie. Didattica a distanza anche all’università, salvo che per le matricole e per le attività di laboratorio. Sospese prove scritte per concorsi e prove di abilitazione professionale, con alcune eccezioni. Per i mezzi di trasporto pubblico, riempimento fino al 50% fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico. Stop alle attività di scommesse, giochi e videogiochi. Chiuse piscine, palestre, teatri e cinema, rimangono aperti i centri sportivi”. Nell’area gialla, “c’è la raccomandazione di non andare in altre abitazioni”.

E’ vietato anche spostarsi in entrata e in uscita da una regione all’altra e da un comune all’altro, salvo motivi di lavoro, studio, salute, necessità e per usufruire di servizi e attività non disponibili nel comune di residenza. Chiuderanno, inoltre, bar e ristoranti 7 giorni su 7 che, invece, potranno operare per l’asporto fino alle 22. Non ci sono, invece, restrizioni per la consegna a domicilio.

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