Ballottaggio alle amministrative 2013 di Messina – Accorinti il cuore, Calabrò la ragione

Oramai, siamo alla resa dei conti, oggi si apre il voto di ballottaggio che stabilirà chi sarà il prossimo Sindaco del Comune di Messina. Questi, per gli elettori messinesi, saranno due giorni difficili perchè, mai come questa volta, si troveranno a dover compiere una scelta che, probabilmente, sino all’ingresso nel seggio elettorale, non hanno ancora presa.
Sicuramente, il cuore sussurrerà di votare Renato Accorinti per innumerevoli ragioni, ma soprattutto perchè rappresenta il nuovo, un uomo pulito e volenteroso svincolato dai giochi di potere, al di fuori delle potenti famiglie che, da oltre un cinquantennio, spadroneggiano sulla città di Messina, un uomo, insomma, che rappresenta il riscatto e la rinascita della città, ma che tuttavia, nonostante l’alto profilo delle personalità che dovrebbero costituire la sua giunta comunale, non è spalleggiato da una stabile organizzazione partitica, che sia in grado di offrire garanzie per la soluzione delle gravi problematiche che affliggono un comune, oramai, al totale dissesto.
Felice Calabrò, invece, rappresenta la ragione degli elettori messinesi e non perchè ha la soluzione a tutti i problemi che gravano sulla città di Messina, ma solo perchè potrà fare affidamento su una struttura organizzativa consolidata rispetto a quella dell’altro aspirante alla poltrona di Sindaco. Non vi è dubbio, infatti, che la coalizione che lo sostiene ha esperienza da vendere nell’amministrazione della cosa pubblica e, pur se a fronte degli scarsi risultati conseguiti, di certo, conosce i meccanismi amministrativi più di ogni altro, cosa di non poco conto nella grave situazione in cui si trova, oggi, il Comune di Messina. Ma se questa, da un lato, può considerarsi una garanzia, dall’altro, non è detto che non possa ritenersi un rischio, visto che non apporterebbe alcun cambiamento e, men che meno, potrebbe costituire il punto di partenza per la rinascita della città di Messina.
Insomma, i cittadini messinesi avranno una bella gatta da pelare nell’esprimere la loro preferenza per l’uno o per l’altro candidato. E’ vero, cuore e ragione sono sempre in conflitto tra loro, guidano l’uomo nel fare determinate scelte a seconda che ci si lasci sopraffare dall’uno o che si utilizzi consapevolmente l’altra, ma in ogni caso è proprio la loro presenza che ci permette di essere veramente umani.
Come diceva il buon Pascal “il cuore ha ragioni che la ragione stessa non conosce“, ma come diceva l’altrettanto buon Hume “la ragione è al servizio dei desideri e cioè il mezzo per ottenere ciò che si vuole“.
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